La celiachia è una intolleranza al glutine permanente che purtroppo è sempre più diffusa. Il glutine, lo ricordiamo, è una proteina che si trova nel grano, nell’orzo e nella segale.
Chi ne soffre lamenta un danno alla mucosa dell’intestino e questa patologia si presenta tipicamente come meccanismo autoimmune in persone che sono geneticamente predisposte. La celiachia può presentarsi a qualsiasi età e può provocare sintomi anche debilitanti come dolore addominale.
Non sempre però la celiachia è facile da diagnosticare, anche per questo è importante saper riconoscere eventuali sintomi. Ad esempio le bollicine in bocca sono problematiche orali comuni, ma spesso, insieme ad altri sintomi, possono essere campanello d’allarme della celiachia.
Vediamo ora quali sono i segni da attenzionare nel cavo orale che dovrebbero farci pensare subito alla celiachia.
Difetti dello smalto
Le persone che soffrono di celiachia portano i segni di questa patologia anche nel proprio cavo orale. La celiachia infatti influisce su bocca e denti e spesso si manifesta con difetti più o meno marcati dello smalto dentale. Il motivo è che spesso la celiachia si presenta durante l’età di formazione dei denti permanenti. Di conseguenza lo smalto dei denti potrebbe svilupparsi in modo alterato e con la presenza tipica sulla superficie di macchie biancastre o gassose. In altri casi ancora lo smalto dei denti dei celiaci si presenta addirittura con solchi e fessure. Questi danni allo smalto sono permanenti e potranno essere risolti dal dentista ad esempio applicando faccette dentali.
Afte ricorrenti
Chi è affetto da celiachia e non lo sa dovrebbe fare attenzione a diversi campanelli d’allarme del cavo orale. Uno di essi potrebbe essere la comparsa di afte ricorrenti. Al momento ancora non sappiamo quale sia il collegamento tra celiachia e formazione di afte ma alcuni ritengono che la causa potrebbe essere un mal assorbimento dei nutrienti che porta a carenza di ferro, acido folico e vitamina B12. Chi dovesse fare i conti con una certa frequenza con la formazione di afte dovrebbe quindi sospettare proprio l’intolleranza al glutine.
Ritardo eruzione denti
A quanto pare i pazienti che soffrono di celiachia possono presentare in percentuale modesta un ritardo nell’eruzione dentaria. La spiegazione di questo problema potrebbe essere un generale ritardo di crescita causato dal malassorbimento dovuto all’intolleranza al glutine. Per quanto riguarda le carie invece non sembrano esserci significative differenze tra celiaci e non celiaci. Anzi secondo alcuni i celiaci avrebbero una incidenza minore di carie per via della dieta più controllata.
Glossite
Come abbiamo visto la celiachia ha delle ripercussioni dirette anche sulla salute del cavo orale. La lingua a carta geografica, anche detta glossite benigna migratoria, si presenta con una certa frequenza nelle persone celiache. Con questo problema i pazienti presentano una lingua tipicamente con chiazze biancastre e rossastre e soffrono per bruciori alla lingua. I celiaci potrebbero anche soffrire periodicamente di stomatite aftosa ricorrente e secchezza delle fauci.
Sindrome bocca secca
Come suggerisce il nome stesso di questa patologia chi ne soffre lamenta una secchezza delle fauci piuttosto frequente. La bocca secca può avere diverse cause tra cui anche l’intolleranza al glutine. Per la precisione la bocca secca viene spesso provocata dalla cosiddetta sindrome di Sjogren, una malattia autoimmune che colpisce le ghiandole salivari e può presentarsi in concomitanza con la celiachia. La scarsa salivazione potrebbe poi portare anche a problemi di masticazione e deglutizione oltre che a un maggior rischio di formazioni cariose.
Mentre le lesioni aftose causate dall’intolleranza al glutine regrediscono dopo l’eliminazione del glutine, i difetti dei denti che derivano da celiachia sono purtroppo permanenti e quindi non miglioreranno nemmeno dopo l’inizio di una dieta senza glutine. Insomma la celiachia è una patologia da non sottovalutare e dovremo prestare la massima attenzione alla presenza di sintomi nel cavo orale per facilitarne la diagnosi.