Perché c’è un defibrillatore nelle maggiori piazze delle città?

Il defibrillatore è un dispositivo che riesce a salvare una vita, grazie alla capacità di generare una scarica elettrica tramite un alimentatore AC-DCENCLOSED adatto alle applicazioni medicali. Un defibrillatore può letteralmente salvare la vita di un paziente in arresto cardiaco e non sorprende quindi che oggi questi dispositivi si possano trovare ovunque, dalle pubbliche amministrazioni fino a scali aeroportuali e stazioni ferroviarie.

Insomma, stiamo parlando di un dispositivo salvavita e molto in questo senso ha fatto anche la politica varando una legge che consente la diffusione dei defibrillatori in tutte le città e anche in ambienti extra ospedalieri. Solo per far capire quanto sia importante poter contare su un defibrillatore nei luoghi pubblici si stima che in Italia, ogni anno, ci siano qualcosa come oltre 60.000 persone vittime di arresto cardiaco.

 

Defibrillatori: perché sono vitali

Avere un defibrillatore a portata di mano anche nei luoghi pubblici può letteralmente fare la differenza tra la vita e la morte.

In caso di arresto cardiaco la tempestività è essenziale, basti pensare che al trascorrere di ogni minuto senza intervenire la possibilità di sopravvivenza scende anche del 10%. Si consideri inoltre che l’arresto cardiaco è oggi la prima causa di morte nei paesi occidentali.

Le possibilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco sono direttamente proporzionali alla diretta disponibilità di un defibrillatore cardiaco. Purtroppo senza un defibrillatore a disposizione la sopravvivenza in caso di arresto cardiaco è inferiore al 10%.

Basterebbe questo dato dunque a mostrare quanto sia importante avere dei defibrillatori sempre disponibili anche in spazi pubblici ed extra-ospedalieri.

 

Defibrillatore: cosa prevede la legge

I defibrillatori vengono distribuiti in modo molto capillare sul territorio proprio nell’ottica di salvare le vite umane. Nei primi cinque minuti dopo l’arresto cardiaco utilizzando un defibrillatore sarà possibile salvare fino al 15% delle persone ogni anno. E’ stato poi anche depenalizzato l’uso di defibrillatori da parte di personale non sanitario.

Ne consegue che chiunque cercherà di utilizzare un defibrillatore non rischierà di andare incontro a conseguenze penali in quanto questo apparecchio non può fare male alla persona soccorsa o al soccorritore. Chiunque potrà quindi utilizzare il defibrillatore seguendo le indicazioni fornite dall’apparecchio. Esistono poi anche delle app che consentono di accedere a un sistema di mappatura così da individuare l’ubicazione del defibrillatore più vicino a seconda dei casi.

Con la nuova legge entrata in vigore è stata autorizzata la progressiva diffusione dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni presso le sedi delle pubbliche amministrazioni, negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie, nei porti e nei mezzi di trasporto che effettuano tratte con percorrenza continuata della durata di almeno due ore. E’ prevista anche la presenza di defibrillatori presso i gestori di pubblici servizi e di servizi di trasporto extraurbano in concessione.

E’ anche prevista l’installazione di defibrillatori in uffici dove sono impiegati almeno 15 dipendenti con spazi aperti al pubblico.

Defibrillatore: come e quando usarlo

Ma come utilizzare il defibrillatore? Sia che si tratti di un dispositivo manuale, automatico o semiautomatico, in tutti casi va visto come un dispositivo che serve a defibrillare un paziente che è stato colpito da arresto cardiaco o fibrillazione ventricolare.

La defibrillazione è una tecnica medica che prevede l’erogazione di una scarica elettrica al cuore del paziente così da far terminare l’aritmia o, nei casi peggiori, l’arresto cardiaco. I defibrillatori automatici o semiautomatici esterni sono anche detti DAE e sono diversi da quelli manuali in quanto possono rilevare automaticamente se dover erogare una scarica elettrica al cuore del paziente o meno.

Il defibrillatore deve essere collegato a una presa di corrente ma ci sono anche dei modelli a batteria. Somministrano le scariche elettriche al cuore mediante due elettrodi che devono essere posizionate sul torace del paziente, di solito una sotto la spalla destra e l’altra sotto l’ascella sinistra.